Un vincitore non c’è, ma il pesto vince comunque. L’ottava edizione del campionato mondiale di pesto genovese al mortaio, promossa da Camera di Commercio di Genova e dall’Associazione Palatifini, ha portato 85 partecipanti da tutto il mondo a collegarsi on line per il piacere di fare il pesto con ingredienti e kit ricevuti attraverso una pesto box, un pacco con tutto il necessario, grembiule griffato compreso. Il via della competizione virtuale è stato dato dal quartier generale del salone del Minor Consiglio di Palazzo Ducale di Genova.
“Pronti al pesto e via” e tutti a distanza con pestello e mortaio si sono confrontati per il puro piacere di celebrare questa salsa genovese che nei social, secondo le ultime statistiche, è la prima al mondo. Cuochi di fama internazionle intervenuti, da Heinz Bech a Aitor Basterra e Hitoshi Sugiura, hanno ribadito l’importanza della ricetta tradizionale che prevede, oltre al basilico genovese Dop, il parmigiano reggiano, il pecorino sardo, l’olio extravergine d’oliva Dop della Riviera Ligure, il sale grosso, i pinoli e l’aglio meglio se di Vessalico.
Alla fine però qualche riconoscimento è arrivato.Come quello al signor Silvano Savio che ha realizzato il pesto più alto nel mondo il località San Pellegrino Falcade a 2500 metri sulle Dolomiti Agordine nel bellunese.E poi quello ad Angelo De Giuseppe, disegnatore genovese, che ha realizzato la nuova mascotte partecipando ad un concorso indetto dal Comune di Genova con 160 partecipanti.
Ecco Pestello, il nuovo simbolo del campionato del Pesto, e tutti si augurano che la prossima edizione sia di nuovo in presenza con l’inconfondibile profumo di Basilico nei grandi spazi di Palazzo Ducale.